Obiettivi Formativi - MEDI
Il Master punta a far acquisire competenze teoriche e pratiche per operare in qualità di mediatore interculturale, fornendo conoscenze e competenze per agire all’interno di processi migratori e le trasformazioni ad essi collegati.
Diversi sono gli aspetti presi in considerazione:
- mediazione sociale e culturale prendendo atto della presenza del conflitto e del disagio nei diversi contesti sociali (scuole, strada, servizi pubblici, lavoro, famiglia);
- mediazione legale: profonda preparazione in materia di giurisprudenza sul diritto d’asilo e al lavoro di immigrati così da poter operare in modo efficace in contesti istituzionali, quali: servizi di consulenza legale, forense, socio-culturale, educativa e sanitaria, a livello sia locale sia internazionale;
- mediazione interculturale: organizzazione di eventi e attività a carattere interculturale; attraversando i diversi settori dell’espressione artistica e letteraria, in stretto collegamento con le scuole e con le comunità di immigrati, sviluppare abilità di ideazione, progettazione e gestione di attività che sappiano valorizzare le differenze e promuovere il dialogo interculturale.
Nello specifico:
1) L’ingresso dello straniero nel territorio (le condizioni richieste per l’accesso, i motivi che legittimano l’ingresso, il visto, i tipi di visto, il rilascio e la documentazione necessaria ad ottenere il visto, la segnalazione “Schengen”e il SIS);
2) Obblighi connessi al soggiorno dello straniero (il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno, i tipi di permesso e la durata, il rifiuto di rilascio o di rinnovo e la revoca del permesso, la conversione del permesso, il permesso CE per soggiornanti di lungo periodo);
3) Il lavoro (la disciplina dei flussi migratori, il nulla osta per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, gli ingressi per lavoro in casi particolari, lo Sportello Unico per l’Immigrazione, la regolarizzazione di rapporto di lavoro illegali);
4) La disciplina del soggiorno dei minori stranieri (minori e ricongiungimento familiare, minori e diritto allo studio e all’iscrizione anagrafica, le disposizioni riguardanti i minori al compimento dei 18 anni, i minori stranieri non accompagnati);
5) far conoscere e valutare le politiche di cooperazione attualmente utilizzate dai principali donatori nazionali ed internazionali;
6) poter affrontare studi di cooperazione e saperli gestire sotto il profilo dell’organizzazione economica e delle risorse umane in funzione degli obiettivi;
7) acquisire strumenti operativi e conoscenze tecniche per realizzare interventi di cooperazione internazionale allo sviluppo e di aiuto umanitario;
8) valutare e monitorare progetti di sviluppo e di emergenza;
9) interagire con efficienza e diplomazia con i partner coinvolti nella cooperazione;
10) cooperare con altre culture e popoli attraverso progetti di sviluppo per i paesi poveri e per una maggiore comprensione e sensibilità di una realtà sempre più globalizzata;
11) conoscere le organizzazioni ONG e le istituzioni di cooperazione internazionale.
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